Ti invito a un racconto speciale; durante questo periodo speciale dell'anno. Non spegniamo la magia del cuore e la meraviglia dell'anima di un bambino. Questa stagione favorisce i ricordi sepolti in profondità nei nostri sensi; quelli che teniamo sotto i cuscini per rassicurare. Condivido con voi un vivido ricordo d'infanzia; una serata al Mont-Saint-Michel. Questo piccolo angolo di mondo, incastonato tra la Bretagna e la Normandia, ancorato in un'incantevole baia di fronte alle Isole del Canale. Un viaggio che avrei vissuto con mio nonno nella mia prima infanzia.
Durante l'inverno, gli alberi spogli sollevavano i loro resti scheletrici sbiancati. Al termine di una lunga strada percorsa, ventosa e al di là dei boschi nebbiosi, il Mont-Saint-Michel risplendeva di tutta la sua luce. Stava lì, opera plurale per la sua trinità: mare-cielo-terra e suscitava altrettanti piaceri sensoriali nei colori primaverili. Il Mont-Saint-Michel, bastione gotico di granito, ancorato su una roccia battuta dai venti e dalle onde, si ergeva forte con la sua freccia verso il cielo.
Originato dall'influenza spirituale del Medioevo, durante il Natale ha rilasciato una polvere magica, ravvivando il mistero. Questo Gulliver luminoso ci ha inghiottito come la balena di Pinocchio.
Nella salita all'Abbazia, mio nonno preferiva attraversare i giardini per inebriarsi dei profumi delle conifere. Gli abeti distillavano i loro profumi e adornati di mille fuochi, bagliori di mistero si proiettavano sulle pareti; piogge di polvere d'oro. Le loro ombre gigantesche mi hanno incoraggiato a rannicchiarmi vicino a mio nonno, stringendo più forte il mio piccolo guanto contro il suo.
Mentre camminavamo, abbiamo condiviso la magia dei festeggiamenti di fine anno. I miei occhi palpitarono quella sera; il mio sguardo non ha mai smesso di volgersi dalla scoperta di animali immaginari formati dalla natura su questo antico borgo. La mia mente e la mia anima erano altrove. Potevo sentire le campane e il suono del canto in lontananza, con profumi di cannella, chiodi di garofano, arancia e vin brulè attraversare i vicoli medievali.
Rimane con me questo ricordo di mio nonno, che mi ha insegnato a coltivare tutte queste piccole gioie. Caro Engin, caro gli amici: Esprimo i miei migliori auguri per te e per i tuoi cari e ti auguro la magia di questa speciale polvere di Mont-Saint-Michel.